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Storia

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Lo sviluppo urbanistico
e demografico

Il primo insediamento fuori dalle Mure Normanne è il quartiere Urnazza, che molto probabilmente intorno al 1500, sorse vicino l’attuale chiesa di S. Antonio, il sito dove sorge ora questa chiesa doveva essere un luogo di sepoltura dei Quartieri Urnazza e Matrice.
Nella seconda metà del 1600 vi erano 560 abitanti un secolo dopo 949, perché molte persone spostatasi dalle terre del latifondo dei Moncada si avvicinavano al centro urbano. Tra la seconda metà del 1700 e il 1800 si incomincia meglio a delineare la struttura urbanistica, con la nascita di nuovi quartieri (Croce, Pozzo, Sciddicheddi). La popolazione continua ad aumentare per le migliorate condizioni di vita. Nel 1798 vi sono 1400 abitanti, nel censimento del 1831 si è arrivati a 2181. Il 1 gennaio 1820 il tribunale di Catania istituisce il come Comune di Motta S. Anastasia. Alla fine del XIX secolo verrà costruito l’acquedotto che porterà l’acqua corrente in quasi tutto il paese. Nel 1911 Motta conta 4439 abitanti, il suo sviluppo demografico è in continua ascesa. Nel 1900 il Dongione passa di proprietà comunale. Nel 1950 nascono i nuovi quartieri popolari nella zona Ardizzone e negli anni successivi Motta si espande ancora di più. Nascono i quartieri Papale (anni 60-70), molte costruzioni nella zona Ninfo (anni 80) e nella Zona di via Luna (anni 80), questi ultimi due insediamenti abbastanza distanti dal centro storico.

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