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Tradizioni e Folklore

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4_novembre_2013L’anniversario della vittoria dell’Italia nella prima guerra mondiale, la festa dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, la commemorazione dei caduti e dei dispersi in tutte le guerre, hanno avuto degno rilievo nella manifestazione, semplice ma ricca di significati, svoltasi venerdì 4 pomeriggio a Motta Sant’Anastasia, con l’organizzazione dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Angelo Giuffrida, in collaborazione con l’Associazione nazionale Famiglie Caduti e Dispersi in guerra, presieduta dalla prof.ssa Maria Santagati.
Nel pomeriggio, nella chiesa S. Antonio di Padova, il parroco Gaetano Sciuto ha officiato la Santa messa in memoria dei caduti e dispersi in guerra. A seguire, i partecipanti alla manifestazione, in corteo, si sono diretti verso il monumento ai caduti (allegoria della Patria, intesa come sacrificio e vittoria; opera realizzata dallo scultore mottese Pasquale Platania, 1892-1965, affermatosi negli anni Venti del secolo scorso a Roma) per deporre il mazzo di fiori dell’Associazione nazionale Famiglie Caduti e Dispersi in guerra, il cuscino di fiori del Volksbund, l’ente tedesco che cura la manutenzione dei cimiteri di guerra germanici, tra i quali è compreso il Sacrario di Motta S.A., e la corona d’alloro offerta dal Comune. In una piazza Umberto I abbastanza piena di cittadini assorti in religioso silenzio e rivolti con la memoria ai tanti figli di Motta stritolati da quel “male assoluto” che è la guerra, si sono levate vibranti le note della “Leggenda del Piave”, eseguite dagli alunni della Ensemble musicale del locale Istituto comprensivo “G. D’Annunzio”, diretta dal maestro Davide Distefano, alunni che come Classe musicale sono seguiti dai maestri Alessandro Spinnicchia, Nunziella Perdicaro e Daniele Pidone. L’Istituzione scolastica era rappresentata dal suo dirigente prof.ssa Daniela Di Piazza e da alcuni docenti. La classe musicale ha poi animato gli altri momenti della cerimonia con l’Inno d’Italia (cantato anche dagli alunni delle quinte A-B-C-D-E e dalla “piazza”), il Silenzio, e di nuovo con il Piave.
Attorno al monumento ai caduti, posto nel cuore della cittadina, si sono strette le rappresentanze militari guidate, per l’Esercito, dal primo maresciallo luogotenente
Domenico Tinnirello e dai riservisti Mario Barbusca e Agata Ursino del Centro Documentale Catania e dal mar. Innocenzio Bruno e dal cap. magg. Salvatore Caudullo del 62° Reggimento Fanteria “Sicilia” Catania; per la  Marina, dal cap. di corvetta Santo Fogliano della Stazione Elicotteri di Maristaeli; per l’Aeronautica, dal col Alessandro Amendola del 41° Stormo di Sigonella; per i Carabinieri, dal comandante della locale Stazione Giuseppe Virzì; per il Corpo della Croce Rossa Italiana, dai capitani Orazio Gemmellaro e Giuseppe Coco e da alcuni militi; per le infermiere volontarie della C.R.I. dalla sorella Lucia Narzisi. L’Associazione nazionale Artiglieri d’Italia sezione di Catania era guidata dal ten. Angelo Santagati.
Vera attrazione della cerimonia sia in chiesa che nella fase successiva del corteo e dell’omaggio ai caduti la nutrita rappresentanza della Stazione aeronavale della Marina USA di Sigonella, coordinata dal vicecapo Ufficio Stampa dott. Alberto Lunetta e guidata, per la prima volta nella storia locale o comunque dopo molto
tempo dall’eventuale ultimo anno, dal comandante in persona della Base,
capitano di vascello Christopher Dennis, e dal cappellano Watts.
La comunità di Motta S.A. era rappresentata dal sindaco Angelo Giuffrida, dal presidente del Consiglio comunale Anastasio Carrà, dal vicesindaco Francesco Restifo, dagli assessori Domenico Zuccarello, Mario Santagati e Antonella Santagati e da alcuni membri dell’assemblea elettiva. Erano pure presenti il comandante della Polizia municipale Giuseppe Caponnetto ed il coordinatore del Gruppo comunale di volontari della Protezione civile cav. Antonino Arena. Il gonfalone del Comune è stato portato quest’anno dal dipendente Antonio Ruscifina. Speaker della manifestazione il Signor Salvatore Mobilia, portatore di un tratto affabile e coinvolgente pur nella solennità dell’evento.
Cantato il gioioso Inno di Mameli, durante l’Alzabandiera, altri momenti densi di commozione con la deposizione dei fiori e della corona d’alloro al suono del “Silenzio”, mentre sindaco Angelo Giuffrida, cap. di vascello Christopher Dennis e col. Alessandro Amendola sostavano in raccoglimento davanti il monumento, e con la lettura, da parte di cinque alunne del Comprensivo delle motivazioni di medaglie al valore militare di tre caduti mottesi, di un testo sul significato del “4 Novembre” e di una preghiera per le vittime delle guerre. Nello specifico, Adriana Spadaro ha letto la motivazione per il valoroso Mario Distefano, Noemi Arbaci per il valoroso Franco Cuscunà, Denisa Gradinaru per il valoroso Salvatore Maccarrone, Elena Rapisarda il testo sul “4 Novembre” e Beatrice Pistone la preghiera per i caduti. Gli alunni delle quinte A-B-C-D-E sono stati coordinati dai docenti Caterina Geraci, Katia Laudani, Angela Saglimbene, Maria Rita Rapisarda e Giuseppina Magrì.
A conclusione della manifestazione, il sindaco Angelo Giuffrida, dopo aver ringraziato le autorità intervenute e tutti i cittadini presenti, ha richiamato i vari significati della ricorrenza, soffermandosi sul ruolo delle Forze Armate, che hanno rappresentato l’elemento fondante per costruire il processo unitario e consolidare nel tempo quel patrimonio di identità che oggi costituisce una realtà condivisa per tutti gli italiani.                                                                                                           
Fuori programma, il sentito breve intervento del comandante della NAS di Sigonella Christopher Dennis, pronunciato senza interprete in un comprensibile italiano per dire agli ospitanti italiani che gli americani sono qui per continuare a difendere la pace e le libertà.
Il giornalista
Vito Caruso

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