I Rioni

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In occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia, su invito ai Sindaci d’Italia del Ministero per i Beni e le Attività Culturali a proporre al Consiglio comunale il riconoscimento quale Gruppo di interesse comunale di eventuali cori, gruppi folklorici e bande musicali esistenti nel proprio territorio, il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità dei presenti martedì 18 gennaio, contestualmente ad altri Comuni d’Italia aderenti all’invito, cinque delibere contenenti tale riconoscimento singolarmente previsto per ciascuno dei tre gruppi locali di sbandieratori e musici dei rioni Maestri, Vecchia Matrice e Panzera, e per i gruppi di majorettes dei rioni Vecchia Matrice e Panzera... Le cinque delibere devono essere spedite entro il 31 gennaio al Presidente del Tavolo Nazionale per la Promozione della Musica Popolare e Amatoriale, prof. Antonio Corsi, il quale le proporrà successivamente al Consiglio dei Ministri per il riconoscimento dei predetti gruppi di Interesse Nazionale con direttiva del Presidente del Consiglio in occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia.
Tale iniziativa, prontamente accolta dall’amministrazione comunale e dal Consiglio comunale, rispettivamente guidati dal sindaco Angelo Giuffrida e dal presidente Anastasio Carrà, è partita nel novembre 2008, con l’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri, di un disegno di legge che valorizza l’attività musicale di tipo amatoriale e popolare, riconoscendone l’importanza quale strumento di radicamento e promozione dei valori culturali e sociali legati al territorio ed alla comunità di appartenenza, ed è proseguita nel marzo del 2010, con l’istituzione presso il Ministero per i Beni e le Attività Culturali del predetto Tavolo Nazionale per rendere effettivo il coordinamento delle attività di promozione delle tante realtà del settore attive sul territorio nazionale.
Alla significativa seduta del Consiglio comunale erano presenti i presidenti dei tre rioni locali, Maestri, Vecchia Matrice e Panzera, rispettivamente Dario Caruso, Franco Guarnera e Giuseppe Cuscunà.