Con il seminario sull’importanza dell’olio d’oliva nella dieta mediterranea, tenuto ieri mattina dalla dott.ssa Elisa Sperlinga, tecnologo alimentare, nella sala della Biblioteca comunale, si è conclusa la terza fase dell’attività di masseria didattica su “L’olio d’oliva: dalla raccolta al frantoio alla tavola” inserita nel progetto di Educazione alla salute coordinato dalla docente referente, prof.ssa Giovanna Cavallaro, per i 45 alunni delle terze classi della scuola secondaria di primo grado dell’Istituto comprensivo statale “G. D’Annunzio”, diretto dalla prof.ssa Daniela Di Piazza. L’attività, che si è svolta col patrocinio dell’Amministrazione comunale, guidata dal sindaco dott. Angelo Giuffrida, e la collaborazione scientifica del Cutgana dell’Università di Catania, diretto dalla prof.ssa Maria Carmela Failla, s’iniziò nel mese di dicembre scorso con la raccolta di ben 85 kg di olive dagli alberi secolari del futuro parco comunale di via Zuara, con la sapiente guida del vicesindaco Antonino Zuccarello, dell’assessore alla Cultura, Vito Caruso, e del direttore di riserva naturale del Cutgana, prof. Giuseppe Sperlinga. La seconda fase si svolse in altra giornata sempre di dicembre con il trasporto delle olive al frantoio dell’oleificio “Agrilnova ‘87” di Giuseppe Di Dio e figli, dove i giovani studenti mottesi hanno appreso le varie fasi della produzione dell'olio d'oliva, dal lavaggio alla gramolatura, fino alla separazione dell’acqua dall’olio. Dalle olive raccolte dagli alunni si ottennero 10 litri d’olio extravergine d’oliva, che è stato loro distribuito in una simbolica piccola quantità, mentre la restante parte sarà utilizzata per offrire una degustazione con pane caldo agli altri alunni e professori della scuola dietro versamento di un euro: la somma raccolta sarà destinata all’acquisto di una o più casette per i pipistrelli, comunemente note col nome di “bat box”, da installare nel plesso di via Francaviglia.
Ieri mattina, nel corso del seminario sull’olio d’oliva e la dieta mediterranea, la dott.ssa Elisa Sperlinga, dopo una breve descrizione botanica della pianta dell’ulivo e del suo frutto, l’oliva, di cui è stata illustrata la struttura e la composizione chimica, ha messo in evidenza tutte le fasi del processo di produzione dell’olio, dalla raccolta alla molitura, gramolatura, estrazione e così via fino ad arrivare al prodotto finito: l’olio di oliva. La dott.ssa Sperlinga ha fatto notare non solo i metodi di estrazione e separazione dell’olio, cui hanno assistito gli alunni durante la visita al frantoio, ma anche gli altri metodi utilizzati e i loro relativi vantaggi e svantaggi. La relatrice è passata, quindi, alla descrizione del prodotto finito, descrivendo la sua composizione chimica e nutrizionale, ponendo l'accento sui difetti che può presentare un olio sin dall’origine e sulle alterazioni cui è soggetto. A tale proposito, ha spiegato le condizioni cui deve essere conservato un olio per mantenere quanto più a lungo possibile le sue caratteristiche organolettiche e nutrizionali e poi ha illustrato il metodo di classificazione degli oli secondo le normative comunitarie, mostrando ai ragazzi la differenza tra olio di oliva vergine ed extravergine. Nel corso dell’incontro si è parlato di denominazioni d’origine, DOP e IGP, spiegando le differenze e cosa si deve fare per ottenere questi importanti marchi di qualità e si è discusso, infine, del valore nutritivo dell’olio di oliva, insistendo sulla sua importanza per la salute dell’uomo per prevenire l’insorgere di malattie cardiovascolari, grazie alla presenza di una notevole quantità di acidi grassi insaturi a discapito di quelli saturi (presenti, invece, in grande quantità nei grassi di origine animale quali burro e strutto), e per prevenire l’invecchiamento cellulare, grazie alla presenza di sostanze antiossidanti (tocoferolo e polifenoli).